Amyclae, un thriller archeologico

“Amyclae, il silenzio che uccide” è il romanzo archeologico ambientato a Sperlonga che ha riportato a galla un’antica leggenda.
Con linguaggio scorrevole, un ritmo sostenuto e colpi di scena Irene Chinappi racconta il mistero della città di Amyclae a Sperlonga passando dall’Imperatore Tiberio a Ulisse, fino alle avventure di Lisa, la protagonista, ai nostri giorni.

Trama.
Due antiche dinastie hanno nascosto per millenni la verità sul mistero di Amyclae, la “città muta” scomparsa improvvisamente e mai ritrovata. 
Ma oggi il passato grida giustizia. 
In visita nel sito archeologico di Amyklès, in Laconia, Lisa viene morsa da una vipera, cade in trance e ha delle allucinazioni: il poeta latino Virgilio le rivela che la verità su Amyclae è custodita in una versione dell’ Eneide corretta e mai pubblicata. 
Una congregazione segreta è disposta a tutto pur di fermare Lisa e i suoi amici. Ma saranno le più profonde inquietudini che fecero tremare l’Imperatore Tiberio, erede di Ulisse, a dare il senso più vero alle ricerche della protagonista

Le recensioni dei lettori

Floriana su IBS


Consiglio vivamente questo magnifico libro. Io son di parte perché Amyclae probabilmente si trovava dove ora c’è il lago della mia città, Fondi. Alla scrittrice vanno i miei più sinceri complimenti.

Silvia su IBS 

Entrare nella Storia, quella con la S maiuscola, attraverso una storia personale, quella della giovane e intraprendente protagonista, ma sospetto anche dell’autrice che sa bene di cosa parla e ci accompagna mano nella mano tra antichi resti archeologici, spiagge mitiche e i vicoli di Sperlonga… Il desiderio di conoscere, di scoprire, di rivelare ciò che da secoli resta nascosto anima entrambe, in una vicenda che ci fa rimbalzare continuamente tra presente e passato, ricordando così al lettore quanto il passato ci appartenga e ci sveli una parte di quello che siamo. Si divora l’ultimo capitolo chiedendosi cosa sia realtà e cosa invenzione (o intuizione?), prontamente e correttamente spiegato in una postfazione. Resta il desiderio di partire subito a vedere o rivedere quei luoghi e di dar seguito d’ora in poi ad ogni curiosità o passione, nuove o sopite che siano.

Paolo
 su Amazon.it

Avvicente. Come trovare buoni motivi per una gita a Sperlonga
Un libro avvincente a iniziare dalle sue scorribande su e giù per due millenni. Migliora di pagina in pagina appassionando sempre più. Una riscoperta di pagine di storia e di letteratura, da Omero e da Virgilio, compresa una misteriosa versione dell’Eneide della quale si è persa memoria e alla cui ricerca pagina dopo pagina ci si addentra in un appassionante triller. Ma soprattutto è la scoperta di mille e più motivi per organizzare una gita a Sperlonga e dintorni (compresi i vini di quel territorio) fino alla stupenda villa di Tiberio e al suo museo.

Morgan T su Amazon.it

Un romanzo avvincente, ben scritto, equilibrato in tutte le sue parti.
Ritmo, stile pulito, personaggi coinvolgenti, suggestione: caratteristiche che a volte latitano nei romanzi dei big, e che in “Amyclae – Il silenzio che uccide”, fioriscono splendidamente e in totale equilibrio. Come se ognuna di queste doti fosse un colore, tutte insieme dipingono un quadro vivido e bello da vedere. O forse una stampa, moderna ma non troppo nel ritmo, senza tempo nella bellezza.
Amyclae è il nome di una città dal destino oscuro e certo tragico. Ma è anche la storia di uomini e donne del passato e del presente, delle loro vicende che si intrecciano con scopi diversi: cercare la verità per svelarla oppure occultarla per sempre. E sempre, cercandola, trovare se stessi, il proprio posto nel mondo.
I personaggi sono ben disegnati, credibili, suscitano sempre una reazione nel lettore, che sia di attrazione o di repulsione, di simpatia o disprezzo. Non si può essere indifferenti. E poi ci sono… gli Underwood! Perché, credetemi, gli autori di House of Cards non hanno dovuto inventare nulla, gli Underwood veri li abbiamo avuti noi qui, duemila anni fa. Perché quanto a intrighi, lotte e passioni la gens Giulio Claudia tiene ancora banco e dà punti alla Casa Bianca.
Lo stile è pulito, ritmato ma anche molto equilibrato ed elegante. La narrazione fluisce, senza correre né indugiare eccessivamente.
Conosco le zone in cui la vicenda si svolge e trovo deliziosi i riferimenti concretissimi, quasi tattili, alla vita reale di chi le abita ma sono dettagli apprezzabili da chiunque, anzi… magari faranno venire voglia di visitare quelle terre e cercare Amyclae, silenziosa, all’orizzonte del mare o nel profilo azzurrino dei monti.

Bellissimo romanzo. Una scrittura fluida, appassionante e ben articolata. Un piacere immergersi nei luoghi citati in un bellissimo mix tra realtà e fantasia proposto dall’autore.

Antonella su Amazon.it

Quando ho visto l’immagine del libro è come se fosse stato già amore a prima vista … quei vasi greci riportati in copertina e quel nome di chiara origine greca avevano già inesorabilmente fatto scattare quel meraviglioso sesto senso tra libro e lettore …il tempo che arrivasse il corriere, che non vedevo l’ora di portarlo in spiaggia per leggerlo.. e se è vero che la prima impressione non inganna mai.. cosi è stato… uno stile che scorre semplice e un racconto che appassiona velocemente e trascina subito al cuore degli eventi senza che vorresti uscirne, avrei divorato il libro tutto in una tirata come si suol dire, ma era un piacere che mi dovevo lasciare da gustare un po’ al giorno, per non rovinare l’attesa e per non abbandonare troppo presto il racconto.

La leggenda della città di Amyclae scomparsa dalle carte e dalla storia ma non dalla memoria degli uomini è presentata in una sorta di archeo-thriller, con alcuni tratti romanzati in cui si muove la deliziosa e delicata figura della protagonista Lisa, in un intreccio di figure storiche ed attuali , tutte in qualche modo figlie di quel passato, nomi che non a caso si ripetono, eroi del mondo classico, divinità, scrittori, imperatori, archeologi, giornalisti e direttori di campagne di scavo, due amiche, una famiglia, che si alternano nella sequenza degli eventi mentre il velo di mistero e di ipotesi archeologiche si fondono o si confondono nel corso dei millenni, durante i quali vigila una setta per imporre un rigoroso silenzio su questa città…una sorta di damnatio memoriae, cui Amyclae riesce a fatica a sottrarsi, grazie all’amore per l’archeologia e per la ricerca storica dei protagonisti.
Gli Achei contro Troia, Enea contro Ulisse, Tiberio contro Livia, i Giulii contro i Clausii… i popoli italici contro gli invasori venuti dal mare…ci sono tutti gli elementi del mondo classico confluiti nel presente di questo splendido angolo di costa laziale cosi ricco di testimonianze, di mito, di leggenda… e di bellezze.
La cornice degli eventi è incantevole nelle sue descrizioni, il borgo di Sperlonga è visto con gli occhi della scrittrice, che ne conosce evidentemente ogni vicolo, ogni scorcio e angolazione dei raggi del sole sul mare…quello stesso mare da cui approdarono nella notte dei tempi gli antichi popoli, il cui passato riemerge imponente come imponente è il desiderio degli uomini e le donne di questo tempo di riscoprirlo e di riportarlo alla luce…
Nonostante l’autrice dichiari, come vuole la prassi per dirla alla Montalbano, che alcune supposizioni ed ipotesi siano frutto di fantasia letteraria…non mi sarà più possibile passare sulla via Flacca, guardare i resti della villa di Tiberio, le meravigliose spiagge sotto la falesia, le discoteche e Sperlonga senza pensare che Lisa sia lì tra le stradine del borgo a sorseggiare un calice di vino e che le rovine di Amyclae aspettino quanto prima che un’equipe di studiosi ne annunci il ritrovamento.
Grazie ad Irene per avermi fatto leggere questo racconto.

roberto t su Amazon.it

 

Blog e testate online

Amyclae, il silenzio che uccide di Irene Chinappi, Arpeggio Libero Editore, 2016. Un thriller contemporaneo con risvolti storici, un romanzo d’esordio da non perdere.
Continua a leggere la recensione di Roberto Orsi, fondatore di Thriller Storici e Dintorni

 Il Mistero di Amyclae, la città fondata dai greci nel basso Lazio improvvisamente scomparsa migliaia di anni fa, sconvolge la vita di Lisa Pace. (cittadifondi.it)
Più di duemila anni fa Lucilio, Cicerone, Servio, Virgilio, Plinio e tanti altri - spiega l'autrice - scrivevano di una città chiamata Amyclae e la collocavano in un'area non ben definita tra Terracina, Fondi e Sperlonga".

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